Malattie respiratorie e inquinamento dell’aria

Correlazione tra inquinamento dell’aria, impianti di riscaldamento e insorgenza di malattie respiratorie gravi

Nell’ambito dell’emergenza COVID-19 le regioni del Nord Italia hanno registrato una percentuale di casi gravi molto più alta rispetto a quelle del Sud. Uno studio, basato su dati europei e condotto in collaborazione tra più università italiane, cerca di spiegare perché.

“è fondamentale porsi le domande giuste per stimolare la riflessione sul futuro che dovremo costruire” così apre la sua intervista al programma GEO, RAI3, il dott. Leonardo Becchetti, professore di economia all’università Tor Vergata di Roma.

Il professor Becchetti continua così: “abbiamo analizzato i dati giornalieri di tutte le province italiane, raccogliendo quasi 4000 osservazioni, e abbiamo cominciato a valutare i principali fattori di rischio collegati alla diffusione di un virus. Abbiamo trovato un riscontro importante per quanto riguarda l’inquinamento: le province con livelli di inquinamento più alti, a parità di altri fattori, hanno presentato un effetto molto maggiore dell’epidemia“.

Un problema che riguarda tutto il mondo, non solo l’Italia

Esistono centinaia di studi nel mondo che dimostrano una correlazione tra esposizione di lungo periodo alle polveri sottili e infiammazioni respiratorie gravi. Questa correlazione è stata registrata in molti luoghi del mondo, Canada, Stati Uniti, esistono addirittura degli studi redatti proprio su Wuhan e Milano prima del coronavirus.

Un’esposizione continuativa ad alti valori di PM10 crea depositi dannosi negli alveoli dei polmoni, è come essere dei fumatori incalliti. Le Regioni italiane più colpite sono state Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte e Veneto, le stesse regioni che solitamente subiscono il maggiore impatto anche per le influenze stagionali, come rivelano i dati dell’Iss (Istituto Superiore di Sanità).

L’inquinamento dell’aria è uno dei principali fattori di rischio per molte malattie. L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) stima che circa 5 milioni di persone muoiono ogni anno a causa delle particelle sottili (200 morti al giorno solo in Italia) che penetrano in profondità nei polmoni e nel sistema cardiovascolare.

Our World in Data numero di morti per causa

La tecnologia green come risposta

Solo quando si conosce il problema si può cominciare a lavorare per risolverne le cause: “il 57% delle polveri sottili è prodotto dagli impianti di riscaldamento domestici“, non dal settore industriale, non da quello dei trasporti, ma dagli impianti di riscaldamento delle case degli italiani. Questo vuol dire che l’inquinamento da polveri sottili è prodotto direttamente sopra le nostre teste, sui tetti dei nostri edifici. Le respiriamo sui balconi e nei nostri giardini.

Easytech lavora da anni nel settore delle tecnologie per il riscaldamento green, che non emettono inquinanti né in fase di realizzazione, né in fase di funzionamento. I nostri impianti di riscaldamento, oltre ad una gestione responsabile dell’energia elettrica, non prevedono combustione garantendo un ambiente salubre e condizioni di vita a lungo termine migliori.

Riscaldamento domestico e polveri sottili sistema CALDO come alternativa
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1 commento
  1. Manuel t
    Manuel t dice:

    Sito veramente chiaro e semplice da capire anche per profani del settore….molto ben strutturato!!complimenti👌

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